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L'isola di Vivara

Una virgola verde fra Procida e il mare. Così appare l'isolotto di Vivara, che emerge dal Tirreno con la sua bellezza selvaggia di lecci e falesie sul mare. Già passeggiando sul lungomare della Chiaiolella si intravede la sua fisionomia e la sua misteriosa presenza oltre il promontorio di Santa Margherita Vecchia.

Vivara, Santa Margherita e la Chiaiolella Originariamente, e probabilmente ancora in età Romana, Vivara era collegata attraverso una falesia alta sul mare al promontorio di Santa Margherita e formava pertanto una propaggine a forma di semiluna in direzione nord-sud e racchiudente una vasta e riparata area circolare, in buona parte occupata da una distesa di ciottoli e sabbia. Questa zona è oggi interamente sprofondata al di sotto del livello del mare ed è occupata dallo specchio d'acqua del Golfo di Genito.
Dal 1957 Vivara è collegata all'isola di Procida da un ponte costruito dalla Regione Campania per portare l'acquedotto campano fino ad Ischia, per la cui costruzione sono stati demoliti gli ultimi scogli sopravvissuti all'erosione dei secoli.

Attraversando il ponte che da Procida porta a Vivara si respira un'aria diversa, la brezza marina man mano che ci si avvicina ai gradoni d'ingresso all'isolotto sembra trasportare in un'altra epoca. Dal ponte la visuale è stupenda, la Chiaiolella e la spiaggia di Ciraccio da un lato e il mare blu sconfinato dall'altro lasciano il visitatore senza fiato.
Vivara accoglie l'ospite con una scala "regale", così chiamata non per la sua grandiosità ma perché fu realizzata in occasione della visita, nel 1930, di Maria José, consorte del principe Umberto.

Il cortile della casa del Duca di Guevara Il percorso di visita dell'isolotto di Vivara è un'esperienza naturalistica suggestiva in luogo meravigliosamente incontaminato, per chi ama immergersi nella natura in maniera totale, staccandosi dal tempo. Percorrere questo sentiero significa immergersi in una natura incontaminata tra profumo di mirto e salsedine e aspettarsi anche qualche inedito incontro con la fauna che, da sempre, vive l’isola.
Il sentiero principale attraversa l'isola in senso longitudinale, da nord-est a sud-est; dal centro dell'isola si trovano un gruppo di case rurali, e due edifici di diversa epoca storica: la casa fatta realizzare dal Duca De Guevara nel 1681 e l'edificio tipicamente coloniale "La Tavola del Re", da cui è possibile godere di una vista mozzafiato dello splendido Golfo di Napoli, da Ischia al Vesuvio, all'isola di Capri, compresa la penisola sorrentina. uno spettacolo di terra e mare da godere in silenzio accompagnati dal coro dei gabbiani in volo e dal rumore dell’acqua che sfiora le coste di quest’isola deserta.

Di proprietà di una storica famiglia procidana, gli Scotto Lachianca, nel 1972 l'isolotto fu assegnato in fitto alla Regione Campania, che le riconobbe lo status di oasi di protezione naturale. Dal 1977 al 1993 Giorgio Punzo, lo storico fondatore della Lipu, docente in pensione e appassionato naturalista, visse come solitario guardiano sull'isola, impegnandosi personalmente nell'opera di studio, protezione e valorizzazione dell'ambiente naturale di Vivara.

Le visite guidate a Vivara sono su prenotazione obbligatoria effettuabile dal sito del comune di Procida. L’isola è visitabile tutti i venerdì, sabato e domenica con l’accompagnamento di una guida naturalistica autorizzata e l’escursione ha la durata di circa due ore.

Comune di Procida
www.comune.procida.na.it
Via Libertà 12
tel. 081 810 9259

Riserva naturale statale Isola di Vivara
www.vivarariservanaturalestatale.it
Via Milano 100, Napoli
tel. 081 283 388




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