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Processori SUN Microsystems
Sul finire degli anni '70 quattro ragazzi della Stanford University di Palo Alto in California idealizzarono il progetto di un computer basato sul sistema operativo Unix di facile realizzazione ed utilizzo.
Nel 1982 nacque la Sun Microsystems, come acronimo di Stanford University Network, con l'obiettivo di produrre workstation e server con processori Motorola 68000 e sistema operativo UNIX. Il successo dell'architettura proposta, dovuto al basso costo e all'affidabilità del sistema UNIX permise all'azienda di lanciare una propria linea di processori,
SPARC, che realizzano architetture di tipo RISC.
Verso la fine degli anni Novanta, l'acquisizione di tecnologie Cray e Silicon Graphics portò la Sun Microsystems allo sviluppo di server multiprocessori di grande scala.
In collaborazione con AT&T l'azienda Sun Microsystems ha contribuito alla standardizzazione del sistema operativo Unix System V. A questa azienda si deve lo sviluppo del sistema di condivisione di file distribuiti NFS, ma principalmente l'impegno compiuto con Java nel fornire un linguaggio di programmazione a oggetti completamente aperto e particolarmente adatto alla programmazione sul web, e successivamente alla realizzazione di sistemi distributi in generale mediante uno strato di middleware realizzato tramite la tecnologia degli Enterprise Java Beans. Lo slogan lanciato dalla Sun Microsystems "
la rete è l'elaboratore" prevede un modello di computazione basato su cosiddetti "thin client", cioè elaboratori dotati di limitate capacità di calcolo, ma di grande facilità nell'accedere a servizi in rete, facendo svolgere le elaborazioni a server appositi.
Proprio sulla base dell'idea di un lavoro su macchine condivise, negli anni 2000 gli obiettivi aziendali si sono focalizzati su sull'Utility computing, un sistema in cui il mercato può acquistare il tempo macchina sui computer Sun per una determinata somma, e lo stesso si può fare con la memoria e lo spazio fisico, convincendo gli application service provider a riscrivere le applicazioni al fine di utilizzare i servizi Sun piuttosto che tenerli su propri server. L'idea del Cloud Computing deriva proprio dalle applicazioni distribuite messe in piedi dai visionari progettisti di Sun Microsystems.
Le prime cpu SUN risalgono al 1985 e sono le
MB86900 prodotte da Fujitsu, che implementavano l'architettura SPARC V7 (big endian RISC). La prima cpu interamente SUN è il
SuperSparc I STP1020, su architettura V8 già provata sul MicroSparc TMS390S10 della Texas Instruments, con 3 milioni di transistor e tecnologia a 0.8 micron.
Del 1994 sono le cpu
MicroSPARC II STP1012 e
SuperSPARC II STP1021, sempre su architettura V8.
Nel 1995 esordisce la V9, l'implementazione definitiva dell'architettura SPARC, con il modello
UltraSparc STP1030, seguito nel 1997 dagli
UltraSparc IIs STP1031 e
STP1032.
Nel 2001 vede la luce la cpu
UltraSparc III, con i modelli
SME1050 e
SME1052, con tecnologia a 0,13 micron e 29 milioni di transistor sul processore.
Nel 2005 esce il processore
UltraSparc T1 SME1905, con 8 core e progettato per lavorare in multithread con l'obiettivo primario di un chip a basso consumo per il mercato server.
L'ultima cpu SPARC di SUN è stata la
Sparc T3, distribuita da Oracle nel 2010 dopo l'acquisizione di Sun Microsystems, con tecnologia a 40 nanometri, con 16 core ed in grado di gestire fino a 128 thread.
La cpu SPARC M8 presentata da Oracle nel 2019
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