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Curiosità

   La tastiera QWERTY

QWERTY, una combinazione di lettere cui ormai tutti conoscono e sono abituati ad utilizzare, talvolta anche in modo improprio; per la sua facilità di memorizzazione e di digitazione la stringa "qwerty" risulta tra le 10 parole più utilizzate come password.
La QWERTY è il più comune schema per tastiere alfanumeriche, utilizzato nella maggior parte delle tastiere per computer e macchine per scrivere. Il nome deriva dalla sequenza delle lettere dei primi sei tasti della riga superiore della tastiera e fu introdotta per la prima volta sul mercato il 12 settembre 1873 sulla macchina da scrivere Remington 1, commercializzata dall'omonima azienda Remington and Sons.

La tastiera di una macchina da scrivere
La tastiera di una macchina da scrivere


A brevettare lo schema innovativo fu l'inventore statunitense Christopher Sholes di Milwaukee, che ideò una disposizione dei pulsanti tale da impedire i numerosi inceppamenti frequenti all'epoca sulle macchine dei telegrafisti. Nella tastiera QWERTY le coppie di lettere maggiormente utilizzate sono separate, nel tentativo di evitare che i martelletti delle macchine per scrivere si storcessero e incastrassero, costringendo chi scriveva a sbloccarli manualmente; tale schema inoltre permette di utilizzare entrambe le mani per scrivere, in modo tale che mentre una si posiziona l'altra colpisce il tasto, aumentando notevolmente la velocità di scrittura.
Ad oggi, la tastiera ideata e brevettata da Sholes è presente sulla maggior parte dei computer venduti in tutto il mondo.

Molti, nel corso degli anni, hanno provato a progettare qualcosa di meglio.
August Dvorak, uno psicologo statunitense, nel 1936 ideò un layout di tasti con l'obiettivo di far muovere meno le dita, facendo al tempo stesso aumentare la velocità e diminuire lo stress, un sistema che, ipoteticamente avrebbe permesso di scrivere fino a 200 parole al minuto.
Nel 2006 l'ingegnere irlandese Coleman propose lo schema Colemak, per alfabeti in caratteri latini, progettato per rendere la digitazione più efficiente e comoda posizionando le lettere della lingua inglese più utilizzate nella riga di mezzo.
Naturalmente sia il layout di Sholes che quello di Dvorak furono studiati per la lingua inglese, per cui altre lingue con un alfabeto diverso e un lessico diverso avrebbero incontrato alcune difficoltà. La lingua italiana ad esempio fa largo uso di vocali accentate, non previste sulle tastiere standard.

Con la tastiera Dvorak, nel 1985 la Barbara Blackburn entrò nel Guinnes dei primati come dattilografa più veloce del mondo, riuscendo a scrivere 150 parole al minuto per 50 minuti.

Una ulteriore evoluzione c'è stata nel finire degli anni '90 con l'invenzione del T9, il metodo di previsione della scrittura sui telefoni cellulari; a parte le prime esperienze abbastanza drammatiche, il sistema T9 resiste anche sugli smartphone evolvendo sempre più.
Nonostante esistano numerosi schemi e la QWERTY non sia la migliore delle tastiere possibili, questa nel tempo resiste ad ogni evoluzione. Non siamo tutti telegrafisti, ma abbiamo continuato a usare lo stesso design nonostante tutti i cambiamenti avvenuti dietro la tastiera e al mondo che ci circonda.
La standardizzazione può facilmente spiegare la dipendenza da questa tecnologia, se le alternative non si affermano è perché ad oggi non hanno dimostrato di essere abbastanza vantaggiose da convincerci ad abbandonare il layout QWERTY.

Nel 2023 la tastiera QWERTY compie 150 anni, e la concorrenza è ancora lontana dal soffiarle il primato di schema più utilizzato.



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Pagina realizzata da   Michele Ferrara  ( © )  



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