L'Intel 8080, rilasciato nell'aprile 1974 operante alla frequenza di 2 MHz, è considerato il primo microprocessore realmente usabile. è il successore dell'8008 col quale era compatibile a livello sorgente ma il chip da 40 pin permette di avere un bus degli indirizzi da 16bit ed un bus di dati da 8bit consentendo di accedere a 64KB di memoria. La cpu ha 7 registri da 8 bit, sei dei quali possono essere combinati per formare 3 registri da 16bit, un puntatore a uno stack da 16bit in memoria (non più interno come nell'8008) e un contatore di programma a 16bit.
L'8080 ha 256 porte I/O permettendo ai dispositivi di input/output di essere connessi senza il bisogno di allocare memoria ma con il fastidio per i programmatori di separare le istruzioni di I/O. Il primo microcomputer basato su singola scheda, il MITS ALTAIR 8800, fu costruito mediante l'8080. La possibilità di avere computer con singolo processore ha permesso lo sviluppo di macchine basate su sistema operativo e il successivo e pienamente compatibile Zilog Z80 con il CP/M divenne la combinazione CPU - Sistema Operativo più utilizzata del periodo, così come x86 e MS-DOS lo furono nella decade successiva (anni '80).
Poco dopo il lancio dell'Intel 8080 la Motorola rilasciò il processore concorrente 6800 e poco dopo la MOS Technology il 6502, clone del 6800 e utilizzato su moltissimi computer in commercio (Atari, Apple, Commodore, Sinclair). Nasceva l'era del Personal Computer.
Moltissimi cloni dell'8080 furono costruiti nel blocco sovietico, da Russia, Polonia, DDR, Ungheria e Romania. La Siemens e l'AMD furono i soli costruttori autorizzati di cloni, altre aziende come Mitsubishi, National Semiconductor, NEC, OKI, NTE, Signetics, Tesla, Texas Instruments e del blocco sovietico costruirono cloni non autorizzati.
Dell'8080 Intel furono prodotte diverse versioni, l'8080A a 2 MHz, l'8080A-1 a 3.125 MHz e l'8080A-2 a 2.67 MHz.